Mercoledì, 23 gennaio 2002
Incontro tra Ferrovie e pendolari sul tema dei ritardi e dei disservizidi Antonella Mosca Si è parlato di treni, autobus e trasporti nell’incontro organizzato ad Anzio da An con l’assessore regionale Francesco Aracri, rappresentanti della provincia di Roma, il direttore regionale di Trenitalia, ingegner Carassai e il presidente del Cotral, Poidomani. Tema ghiotto per i pendolari che sulla linea Nettuno - Anzio - Roma sono migliaia e che non hanno perso l’occasione per segnalare, ancora, tutti i disservizi e i problemi che incontrano. Tanti gli interventi, moderati da Marco Roda, capogruppo di An a Nettuno che parla di “sano e animoso dibattito". Perchè i pendolari hanno molto da lamentarsi, come hanno spiegato anche il presidente della loro Consulta Regionale, Giorgio Pacetti e il vice, Salvatore Geracitano. Sempre in primo piano i ritardi sulla tratta Nettuno - Campoleone, che è a binario unico. Molti hanno chiesto perchè il nodo di scambio di Marechiaro, costato decine di milioni, sia usato solo per il treno delle 11 quando anche altri convogli potrebbero guadagnare minuti preziosi. A decidere, secondo l’ingegner Carassai, è il capostazione di Nettuno. Ma i pendolari hanno sostenuto di avergli chiesto più volte di usare quello snodo e di aver avuto come risposta che la scelta dipende dal Campoleone. Cosa che ha dato la stura alle rimostranze sulla scarsa informazione all’utenza da parte delle Ferrovie. «I ritardi dei treni nelle stazioni periferiche della linea, come Anzio Colonia, Marechiaro, Lavinio, non vengono segnalati - hanno detto i pendolari - e ciò impedisce di scegliere trasporti alternativi. Quando ci sono guasti le Fs non forniscono spiegazioni sia agli utenti che alle aziende che chiedono ai dipendenti di motivare il ritardo. Alle stazioni Fs mancano indicazioni sugli orari Cotral, e viceversa». E ce n’è anche per il Cotral, con i bus che si guastano spesso, sono in ritardo e viaggiano sovraccarichi. Ancora una vena polemica. «I pendolari - dice Geracitano - non accettano la proposta dell’assessore ai Lavori pubblici di Nettuno, Anna Ferrazzano, che per trovare spazio per raddoppiare la Nettunense vuole eliminare la ferrovia fino a Campoleone. Stazione da raggiungere in auto per trasbordare in treno fino a Roma e viceversa».
martedì 12 febbraio 2008
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