martedì 12 febbraio 2008

La nostra inchiesta prosegue intervistando Domenico Cianfriglia per il centrosinista e Marco Roda per il centrodestra Viaggio nella politica nettunese

Domenico Cianfriglia e Marco Roda01/11/2006 - Dopo aver dato spazio ai “falchi”, abbiamo ritenuto che fosse arrivato ora il momento di porre le nostre sei domande di rito anche ai rappresentanti delle “colombe”. Per il centrosinistra abbiamo parlato con Domenico Cianfriglia.- Sembrerebbe ormai cosa quasi certa che i Commissari, quanto prima, dichiareranno per Nettuno il dissesto finanziario lasciando così la città in balìa del freddo calcolo di una amministrazione governativa, cosa faranno o dovrebbero fare allora le forze politiche locali?“Il problema del dissesto finanziario dell’amministrazione comunale di Nettuno è un triste stato di fatto, considerata la drammatica situazione debitoria rispetto alle possibilità di solvenza della amministrazione comunale. Ciò che più meraviglia è la ostinazione della commissione prefettizia a non dichiarare ufficialmente lo stato di insolvenza che sarà, purtroppo, inevitabile. Come vero cittadino nettunese questa situazione mi rattrista enormemente ma, da persona razionale, ritengo che la dichiarazione di dissesto finanziario è, seppur triste, l’unica strada percorribile se vogliamo seriamente pensare ad una futura rinascita della nostra città ormai agonizzante. Comunque, in caso di dissesto finanziario, è pronta la costituzione di un Comitato Cittadino che possa costituirsi “parte civile” nei confronti della vecchia giunta di maggioranza, per chiedere il risarcimento dei danni arrecati alla nostra cittadinanza”. - Dovendo di conseguenza tornare alle urne in chissà quale data, non sarebbe il caso di operare una scelta coraggiosa e proporre per quel giorno “un volto nuovo” che dia più credibilità rappresentando al meglio la città e le sue esigenze?“Individuare un nuovo volto a capo della futura amministrazione della nostra Città al momento è cosa estremamente difficile in considerazione dell’attuale caos gestionale e della drammatica situazione finanziaria in cui la stessa attualmente versa. Soltanto un pazzo incosciente si proporrebbe ad amministrarla in queste condizioni. Certamente, se si riuscisse a sanare la situazione finanziaria attuale si avrebbe la possibilità di scegliere il meglio del meglio, considerate anche le notevoli doti di intelligenza e capacità amministrativa di numerosi nostri illustri concittadini”. - In un primo tempo, la Commissione Prefettizia aveva rassicurato le parti politiche che il piano regolatore sarebbe stato di loro esclusiva pertinenza; ora sembrerebbe aver fatto marcia indietro, perché?“I Commissari, deputati al momento alla amministrazione della nostra Città, farebbero bene a provvedere al risanamento gestionale della stessa, dopo la disastrosa amministrazione del governo di centrodestra, anziché pensare a provvedimenti che riguardano il futuro indirizzo politico della stessa”.- Se di conseguenza il piano regolatore dovesse essere approvato dai Commissari, e si dovesse procedere con la riappropriazione da parte del comune dei terreni tuttora compresi nell’area militare del Poligono per costruirvi sopra, essendo questa quindi una decisione “super partes”, si potrebbe ipotizzare allora che per la futura amministrazione politica, quale che fosse il suo colore politico, sarebbe un bel toglierle “le castagne dal fuoco” visto che tutti sembrano ormai voler mettere le mani sul comprensorio?“Per quanto mi riguarda, finché sarà in vita la nostra generazione, quel territorio non si tocca, chiunque siano i promotori di questa eventuale iniziativa”.- Tutti ormai hanno riconosciuto, in un modo o nell’altro, che la Nettuno Servizi è stata ed è ancora una spina nel fianco per la Città, ma è poi così difficile sbarazzarsene una volta per tutte oppure c’è ancora qualcuno al quale fa comodo?“Certamente la Nettuno Servizi è stato ed è il male dei mali della nostra Città. Sino a quando non viene soppresso questo “mostro” che succhia linfa vitale alla vita della stessa, sottraendole al momento oltre 1/3 delle risorse disponibili, non ci sarà futuro. Abbiamo invano sperato che la Commissione Prefettizia, in virtù degli ampi poteri che la legge gli riconosce, prendesse provvedimenti atti a risolvere il problema, invece la stessa, si limita alla gestione ordinaria, senza prendere iniziative concrete finalizzate alla gestione diretta delle entrate da parte del Comune di Nettuno”.- In una recente intervista, il sindaco del Comune di Anzio Candido De Angelis ha accusato il senatore della Margherita Giorgio Pasetto di mettere i bastoni tra le ruote non solo alla sua città ma anche a quella di Nettuno essendosi attivato per far bloccare i lavori di ampliamento della Marina. Secondo lei questa iniziativa di Pasetto è un bene o un male? “Come ebbi modo di precisare in Consiglio comunale, in occasione della feroce polemica scaturita a seguito della gestione selvaggia delle torri faro per la telefonia mobile, noi non siamo assolutamente contrari al “progresso”, come voleva insinuare la vecchia giunta di maggioranza. Noi siamo favorevoli a qualsiasi valida iniziativa, a condizione che queste siano di utilità per tutta la cittadinanza, trasparente, nel rispetto dell’ambiente, della salute dei cittadini e fuori da qualsiasi ottica di speculazione. Se ci sono le giuste garanzie, affinché l’opera di ampliamento del porto di Nettuno sia fattibile, che l’opera sia fatta. La nostra grande preoccupazione è stata, ed è, quella di trovarci poi dinanzi alla solita “cattedrale nel deserto”, conseguenza della ennesima speculazione di personaggi senza scrupoli”.Personaggio anche lui mite, seppur risoluto, Marco Roda è stato nella giunta Marzoli assessore alla Sicurezza e, come tale, ha promosso diverse positive iniziative, una tra tante l’assicurazione gratuita contro scippi e rapine a favore dei cittadini nettunesi. Per la sua correttezza è uscito a testa alta dalla debacle politica.- Sembrerebbe ormai cosa quasi certa che i Commissari, quanto prima, dichiareranno per Nettuno il dissesto finanziario lasciando così la città in balìa del freddo calcolo di una amministrazione governativa, cosa faranno o dovrebbero fare allora le forze politiche locali?“Non credo, per il bene di Nettuno e dei suoi concittadini, che si debba sopportare anche l’amara pillola del dissesto finanziario anche perché dovranno spiegare la non possibilità dell’approvazione dei riequilibri di bilancio. Inoltre sono convinto che ulteriori margini per così dire di “fare cassa immediata” ci sono e le strade percorribili possono essere l’alienazione degli immobili del Comune (in primis la vendita delle numerose case di proprietà dell’Ente che sono oggi solo costi e non ricavi), la verifica degli accertamenti sui tributi locali svolta contro gli evasori, l’innalzamento dell’addizionale irpef comunale dove Nettuno ha l’aliquota minima, il recupero dei crediti (ad es. l’ex acquedotto di Carano), affitti da rideterminare (vedasi area poligono militare e altre proprietà), piani di recupero fermi in Regione. Le forze politiche locali possono, in questo momento, solamente preparare un programma elettorale serio e convincente che, secondo me, parli poco di grandi opere e dica molto sulle cose giornaliere che sono questioni forse più piccole ma sicuramente più avvertite dalla cittadinanza come la pulizia giornaliera della città, la sicurezza delle strade, il funzionamento dell’illuminazione, soddisfare il servizio mensa nelle scuole, il servizio ai più deboli, la manutenzione dei giardini e parchi. Sono le basi essenziali per garantire il biglietto da visita, in termini di qualità della vita, della nostra città”. - Dovendo di conseguenza tornare alle urne in chissà quale data, non sarebbe il caso di operare una scelta coraggiosa e proporre per quel giorno “un volto nuovo” che dia più credibilità rappresentando al meglio la città e le sue esigenze?“Il nodo non è il volto nuovo ma occorre una compagine sia di maggioranza che di minoranza determinata che sottoscriva un codice etico-morale. Auspico che la prossima tornata dia volti nuovi ma anche preparati su materie tecnico-giuridico-economiche perché se gli amministratori lavorano è facile anche sbagliare e d’altro canto se non si fa nulla allora non si commettono errori. Nettuno ha bisogno di lavorare anche facendo scelte coraggiose e a volte impopolari. Credo che la persona ideale sia colui che mostri ed abbia sempre mostrato l’altra faccia della politica”. - In un primo tempo, la Commissione Prefettizia aveva rassicurato le parti politiche che il piano regolatore sarebbe stato di loro esclusiva pertinenza; ora sembrerebbe aver fatto marcia indietro, perché?:“Per legge ora ricoprono le funzioni di Sindaco, Giunta e Consiglio, sono persone esperte e molto intelligenti. Proprio la loro intelligenza li porta ad operare con sagacia ed acume. Confido molto nella loro sensibilità di persone esperte anche se non del territorio”.- Se di conseguenza, il piano regolatore dovesse essere approvato dai Commissari, e si dovesse procedere con la riappropiazione da parte del Comune dei terreni tuttora compresi nell’area militare del Poligono per costruirvici sopra, essendo questa quindi una decisione “super partes”, si potrebbe ipotizzare allora che per la futura amministrazione politica, quale che fosse il suo colore politico, sarebbe un bel toglierle “le castagne dal fuoco” visto che tutti sembrano ormai voler mettere le mani sul comprensorio?:“Nettuno deve sapere su quali attività creare il futuro per i propri giovani. Oggi si dibatte su Nettuno a predisposizione agricola, sportiva, turistica, ricreativa, balneare, artigianale, ecc. Una cosa è certa e cioè che Nettuno, attualmente, non da futuro ai nostri figli e se continuasse così vedremo i nostri figli sempre più emigranti per lavoro. Un piano regolatore oppure la riappropiazione dell’area militare presi da soli sono interventi di carattere effimero mentre occorre partire da un progetto ben più grande e completo e cioè quello di dare una ottimale qualità della vita per coloro che vivono nella città del tridente. Il contenitore completo riguarda più elementi come ad esempio produttività, ricchezza, basso livello di disoccupazione, tutela dell’ambiente, organizzazione, sicurezza sociale, volontariato, pulizia, ottimale divisione del territorio, creatività, partecipazione costruttiva, informazione, trasparenza, incentivi a nuovi lavori, sport. Se assemblati questi elementi possono dare un marchio di qualità all’intera città, non come ora. Va da sé che l’impegno è grande ed importante quindi le scelte devono essere effettuate tenendo sempre conto di parametri legati ad esigenze prioritarie di efficienza, efficacia ed economicità”.- Tutti ormai hanno riconosciuto, in un modo o nell’altro, che la Nettuno Servizi è stata ed è ancora una spina nel fianco per la Città, ma è poi così difficile sbarazzarsene una volta per tutte oppure c’è ancora qualcuno al quale fa comodo?“Premesso che di questo argomento se ne stanno occupando i Commissari, il discorso tecnico è di costi e di raggiungimento degli obiettivi. Se le due cose assieme non collimano allora è la stessa società che automaticamente va fuori gioco. Mi spiego meglio: se i costi del personale sostenuto dal Comune di Nettuno per realizzare una qualsiasi struttura capace di riscossione, monitoraggio e accertamento sono superiori ad un’altra struttura compartecipante allora va da sé la decisione. Altro punto essenziale è il raggiungimento degli obiettivi, oltre a sapere il quantum degli obiettivi da raggiungere, occorre verificare quanto ha riscosso la società in argomento a seguito di accertamenti effettuati, quanti crediti sono diventati inesigibili per colpa della società e quanti ancora esigibili? Ultimo intervento è che occorre subito riportare i versamenti su un conto corrente del Comune di Nettuno e non della società. Se tutto ciò non è condivisibile allora credo che la convenzione può essere tranquillamente rivisitata e se questo non è accettato dalla controparte si può avviare anche lo scioglimento della stessa”. - In una recente intervista, il sindaco di Anzio De Angelis, ha accusato il senatore Pasetto di mettere i bastoni tra le ruote non solo alla sua città ma anche a quella di Nettuno essendosi attivato per far bloccare i lavori di ampliamento della Marina. Secondo lei questa iniziativa di Pasetto è un bene o un male?“Tale iniziativa non merita neanche di essere commentata, si commenta da sola; la questione è ben più ampia e riguarda tutti quei parlamentari, specialmente di centro sinistra, che dovrebbero essere molto più attenti a ciò che succede in Parlamento (vedasi la catastrofica manovra finanziaria, l’indulto, la riforma Gentiloni, il nuovo governo di 102 elementi - guiness dei primati italiani - i ricorsi continui alla fiducia per ottenere l’approvazione degli atti parlamentari) per evitare brutte figure, sia in campo nazionale che locale. Un senatore dell’attuale maggioranza di governo si dovrebbe preoccupare di tutelare i cittadini che vivono regolarmente in Italia dandogli garanzie e certezze, non indulti. Non credo che oggi gli italiani siano contenti di come la sinistra radicale diriga le operazioni. Non credo che gli appartenenti alle Forze dell’Ordine si sentano rappresentati in Parlamento da politici del calibro dell’On. Caruso o della Senatrice Giuliani, madre di quel Carlo Giuliani rimasto ucciso durante gli scontri al G8 di Genova, oppure del Senatore Giovanni Russo Spena, capogruppo parlamentare di Rifondazione Comunista al Senato, per l’intitolazione della sede dell’ufficio di presidenza del Gruppo sempre al suddetto Carlo Giuliani. Non credo che i cittadini si sentano più sicuri visto il taglio delle spese effettuato a danno delle Forze di Polizia. Non credo che oggi si sia contenti degli aumenti obbligatori che dovranno effettuare i Comuni a compensazione dei minori trasferimenti che l’attuale Governo ha deciso. Di sicuro c’è il grande malcontento che tutte le categorie lavorative stanno avvertendo e giustamente manifestando pubblicamente”.
Autore:
Tito Peccia

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